Laboratorio Naven: fra finanza e PNRR
Un’idea di consulenza rivolta alle aziende, a partire dal controllo finanziario, che ha per fine anche la corretta evoluzione delle imprese stesse. Fra gli ultimi servizi introdotti quelli di accompagnamento alla redazione di progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Laboratorio Naven, cooperativa con sede nel piacentino, nasce dalla fusione delle competenze ed esperienze dei suoi fondatori, al termine di solide esperienze manageriali nel settore finanziario. Oltre al presidente Enrico Rancati e alla vice Silvia Capellini, altri 5 soci lavoratori compongono la squadra operativa, unitamente ad una decina di collaboratori esterni, che variano in funzione delle tematiche da affrontare (ingegneri, psicologi, docenti universitari, …). Core business della cooperativa è fornitura di servizi di consulenza aziendale specializzata; analisi, monitoraggio e controllo degli aspetti economico-finanziari, valutazione e mitigazione dei rischi … “In pratica – esemplifica Rancati – noi assistiamo ed orientiamo le imprese nelle scelte, sia strategiche che operative, attraverso un costante e attento monitoraggio dei loro parametri economico–finanziari. Questo perché In un mondo in continua evoluzione, ogni imprenditore deve decidere non sull’onda di semplici sensazioni, ma secondo gli esiti di uno studio del mercato e della situazione passata e prospettica dell’azienda. Oltre all’attività consulenziale – chiosa Rancati – stiamo pensando di implementare un filone che dalla consulenza si sposti invece sulla formazione, per fornire alle aziende gli strumenti per risolvere da sé le sfide che di volta in volta compaiono. Interventi che, erogati in modalità ‘one to one’, possano rispondere alle mutevoli esigenze di manager e figure chiave aziendali – ma questo potrà essere il contenuto di un’altra intervista …”
L’operatività ordinaria e le nuove sfide
Accanto alle attività sopra citate, in questi ultimi tempi, che speriamo di poter definire post pandemici, Laboratorio Naven si è indirizzata anche sul filone di finanziamento oggi più invocato sia dal pubblico che dal privato: Il PNRR. “In questo momento – specifica Rancati – mentre il percorso istituzionale di raccolta di idee ed esigenze tramite le amministrazioni pubbliche si sta chiudendo, sono ancora in essere tante azioni progettuali fra privati che intendono candidare azioni di sviluppo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; noi forniamo assistenza lungo tutto l’iter procedurale”.
“Va ricordato – prosegue Rancati – che all’atto della presentazione delle domande per intercettare i fondi del PNRR, le norme vigenti vogliono che presupposto fondamentale sia l’analisi della credibilità finanziaria ed economica dei soggetti proponenti. Attività che noi facciamo ordinariamente tramite il nostro servizio ‘Bankfinder’. Da sottolineare che questo ‘step’ rappresenta la prima occasione di esclusione eventuale del progetto, qualora i parametri sulla credibilità finanziaria ed economica non fossero congruenti. “Come Laboratorio Naven – afferma Rancati – abbiamo presentato una domanda sui fondi PNRR relativamente ad un bando che riguardava linee di riutilizzo di scarti industriali. Assieme a 5 aziende della Valdarno che fanno produzioni di generi in pelle di alta qualità, abbiamo presentato il progetto ‘Scarti di Lusso’; una cooperativa di Arezzo recupera gli scarti di lavorazione delle aziende di pelletteria, li lava e li tratta, e, in pura ottica di economia circolare, li riutilizza producendo altri prodotti (di minor pregio), quali zaini, giocattoli, …. Tale progetto ha anche una grande valenza sociale (ed è stato candidato quindi anche nel pacchetto della ‘missione 5’ perché questo processo di recupero e riutilizzo avviene tramite inserimento lavorativo di persone disagiate). La produzione ottenuta da questi ‘Scarti di Lusso’ verrà venduta in contesti particolari in grado di valorizzare sia il concetto di ricircolo e riuso sia quello della valenza sociale dell’impiego di persone che altrimenti non verrebbero collocate al lavoro secondo le logiche di impiego oggi imperanti.
In ogni caso, tornando al tema della consulenza in ambito PNRR, giova sottolineare i 5 pilastri strategici su cui poggia l’ossatura del percorso di valutazione dei progetti stessi. Il primo, lo abbiamo già citato, riguarda la credibilità economico-finanziaria dei soggetti proponenti il progetto, il secondo valuta le caratteristiche di questi stessi soggetti, il terzo esamina la replicabilità e l’effetto moltiplicatore del progetto, il quarto prende in esame i timing del piano economico-finanziario strategico e l’ultimo valuta la capacità del progetto di aggregare altri soggetti. Laboratorio Naven, con la propria esperienza e la fitta rete di contatti, accompagna le imprese lungo tutto l’iter dalla candidatura all’esecutività.
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L’origine del nome
‘Laboratorio Naven’ è un nome che non passa inosservato, pertanto abbiamo chiesto lumi circa il suo significato al presidente Rancati. “Tutto nasce – ci spiega – da un libro di Gregory Bateson, degli anni ’30 del secolo scorso, che cita Naven come una danza rituale che attraverso una serie di simulazioni realizza il passaggio da una situazione ad un’altra. Un processo in cui sia l’osservato sia l’osservatore determinano il cambiamento. A questo concetto, noi soci fondatori, ci siamo ispirati.”
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