Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome.
Il 4 giugno scorso è stato sottoscritto un Protocollo di intesa dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Abi, l’Alleanza delle Cooperative Italiane, Confapi, Confindustria e Rete Imprese Italia, finalizzato a sviluppare le possibilità di accesso al credito delle PMI a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome.
Il testo completo dell’accordo – al quale si rimanda – è riportato in allegato.
Ciascuna banca che aderirà al Protocollo, si impegna a costituire un plafond dedicato per la concessione di finanziamenti, in relazione alle seguenti linee di intervento:
· “Investiamo nelle donne” – finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
· “Donne in start-up” – finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese, ovvero l’avvio della libera professione;
· “Donne in ripresa” – finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle PMI e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
Tali plafond saranno pubblicati sui siti delle banche aderenti e su quello dell’ABI. Gli intermediari finanziari aderenti istituiranno un numero telefonico al fine di fornire adeguata informativa alle imprese femminili e alle lavoratrici autonome sui contenuti del Protocollo in questione e sugli strumenti finanziari a disposizione della clientela femminile.
I beneficiari dell’iniziativa sono le PMI, come definite dalla normativa comunitaria, a prevalente partecipazione femminile. Per le cooperative, quest’ultima condizione si realizza quando la compagine sociale è composta da almeno il 60% da donne.
I soggetti richiedenti non devono avere, al momento della presentazione della domanda, posizioni debitorie classificate dagli Intermediari finanziari come “sofferenze”, “partite incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizioni scadute/sconfinanti” da oltre novanta giorni, né procedure esecutive in corso (c.d. “imprese in bonis”).
I finanziamenti sono concessi dagli intermediari finanziari a condizioni competitive rispetto alla normale offerta, in relazione ad operazioni simili e a parità di rischio.
I finanziamenti possono beneficiare della garanzia della Sezione speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità” del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI o delle eventuali garanzie pubbliche e private che gli intermediari finanziari riterranno utile acquisire. Il rilascio della garanzia da parte del Fondo Centrale costituisce un importante elemento di valutazione per la concessione dei finanziamenti. In tal caso, è previsto un ulteriore contenimento del costo del finanziamento.
Particolarmente significativa è la possibilità di sospendere – per una sola volta nel corso dell’intero periodo di ammortamento del finanziamento – il rimborso del capitale dei finanziamenti, per un periodo fino a 12 mesi, nei seguenti casi:
· maternità dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma;
· grave malattia dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma, ovvero del suo coniuge, o convivente, o dei figli anche adottivi; malattia invalidante di un genitore o di un parente o affini entro il terzo grado conviventi dell’imprenditrice o della lavoratrice autonoma.
Le casistiche sopra descritte, devono essere supportate da idonea certificazione medica ed eventualmente dallo stato di famiglia.
Per le cooperative, la facilitazione appena descritta, si applica alle socie amministratrici, a meno che non vi siano altri soci amministratori che possano svolgere temporaneamente le medesime funzioni.
Le operazioni di sospensione sono realizzate allo stesso tasso di interesse previsto nel contratto originario e senza la necessità di garanzie aggiuntive.
Le parti si impegnano a costituire un tavolo di monitoraggio in relazione al presente Protocollo. Le domande di finanziamento possono essere presentate entro il termine del 31 dicembre 2015.