Revisione cooperativa

La vigilanza su tutte le forme di società cooperative e loro consorzi è attribuita al Ministero delle Attività Produttive e alle Associazioni nazionali di rappresentanza del movimento cooperativo, di cui Confcooperative fa parte. Queste ultime sono competenti ad esercitare la vigilanza con le modalità previste dalle norme introdotte dal D. Lgs. n. 220/2002. Lo strumento attraverso il quale si esercitano i controlli è la “revisione cooperativa”, le cui risultanze sono riportate, dal revisore incaricato, nel verbale di revisione. Le verifiche accertano, tra l’altro, l’osservanza delle norme legislative, statutarie e mutualistiche, il regolare funzionamento amministrativo, nonché la corretta applicazione dei regolamenti interni e dell’istituto del ristorno. La revisione cooperativa deve inoltre verificare la sussistenza dei requisiti di prevalenza come disposto dalla normativa civilistica e la corretta iscrizione dell’ente all’Albo Nazionale delle cooperative. La nuova legislazione ha conferito al revisore abilitato, appositamente formato, un ruolo primario di notevole responsabilità in quanto si propone come valido ausilio e figura di riferimento nel fornire agli organi direttivi ed amministrativi importanti suggerimenti per migliorare la gestione della cooperativa. La revisione si conclude, ove non siano rilevate irregolarità, con una “attestazione” rilasciata da Confcooperative.